Visitato: Maggio 2024
Dopo una approfondita ricerca su Internet, con Chiara e Manuel decidiamo di andare in questo ristorante che si trova vicino a via Domodossola.
La giornata è perfetta: con il sole e 20 gradi di temperatura decidiamo di pranzare nei dehors di questo locale.
Si tratta di un posto romano storico che, dall’anno scorso, è presente anche a Milano e che abbiamo scelto anche in virtù delle buone recensioni.
Si comincia con dei tagliolini cacio e pepe: sono di sicuro un buon piatto ma non impeccabile poiché, la tradizione, parla di “tonnarelli cacio e pepe”.
Inoltre, sarà che ero affamato, ma ne avrei graditi di più e giudico la porzione medio-piccola (80-90 grammi a occhio).
Molto ben riuscito, invece, il matrimonio tra pepe e cacio con quest’ultimo tanto godurioso da spingermi a fare la scarpetta, che è sempre una cosa positiva.
Si prosegue con i saltimbocca, un secondo locale realizzato con carne di vitello e prosciutto.
Il piatto è buono e l’ho scelto anche per evitare la pesantezza degli altri ( trippa. abbacchio, coda alla vaccinara, salsiccia e delle polpette al sugo di pomodoro).
Unico piccolo neo la mancata segnalazione sul menù di dei piccoli spiedini che servono ad unire la carne con l’affettato: non me n’ero accorto ma Manuel mi ha suggerito di toglierlo prima di fare danni.
Tra i dolci locali spicca “il maritozzo”: si tratta di un prodotto della gastronomia romana consistente in una piccola pagnotta impastata con farina, uova, miele, burro e sale che, tagliata in due, è tradizionalmente farcita con abbondante panna montata.
Per tenermi più light opto per una fetta di crostata con fragole e crema pasticcera che non mi lascia, però, un qualche ricordo particolare.
In conclusione si pagano circa 45 euro per un pranzo più che dignitoso ma certamente non un’abbuffata epica come, in cuor mio, speravo.
Location: 6,5
Menù: 7
Servizio: 6
Conto: 7




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