Visitato: Settembre 2025
In una delle ultime domeniche calde e assolate dell’estate 2025 vado con i miei genitori a mangiare in un ristorante nell’elegante piazza Sant’Eustorgio vicino a piazza Ventiquattro Maggio.
Diversamente dalle altre volte non ho fatto in tempo a leggere le recensioni su Internet e quindi la scelta dei piatti non ha condizionamenti.
Come “Benvenuto” ci portano una buona polpetta ( detta anche Mondeghili in milanese) impreziosita da una punta di maionese.
Il servizio è abbastanza rapido e ci portano un tradizionale risotto giallo alla milanese.
Il risotto è buono, caldo ma non bollente e arricchito da un’aggiunta di gorgonzola che mia madre ed io non avevamo richiesto al momento dell’ordine ma che rende più piacevole il tutto.
La scelta del secondo è più difficile: tra la classica cotoletta milanese a orecchia di elefante e un vitel tonnato prevale il secondo.
Non sono affatto deluso dal piatto, la carne è tagliata finemente, la salsa è delicata e la presentazione è invitante.
Essendo goloso di questo piatto ne avrei gradito qualche fetta in più ma, in fin dei conti, la quantità è onesta.
La decisione su cosa prendere per concludere il pranzo mi mette ancora più in difficoltà
Tiramisù, bonnet, pesche gratinate con amaretto..Alla fine vince lo zabaione al passito che, a volte, mi faceva mia nonna ( ovviamente senza passito).
Tra l’altro, qualche mese fa, ho visto una puntata di “Quattro ristoranti” su Ivrea che, avendo proprio come specialità questo dessert, mi spinge decisamente a prenderlo.
Anche qui sono contento perché è gustoso, tiepido. equilibrato e le nocciole di Chivasso staccano bene con la dolcezza della crema.
Il servizio, a parte la dimenticanza del gorgonzola, non commette altri errori.
Buon conto di 50 euro.
Negli ultimi anni la ristorazione di qualità ha spesso cifre inaccessibili ma non è questo il caso.
Location: 8.5
Menù: 9
Servizio: 6
Conto: 7






Lascia un commento