Visitato: Settembre 2024
Il pranzo domenicale con la famiglia, per non mettere ai fornelli mia madre, stavolta si svolge al ristorante.
La nostra meta è l’ ”Antica Trattoria Lampugnano” che si trova nei dintorni dell’omonima fermata della metro.
Il posto è antico e si caratterizza per alcuni elementi classici ( camino, luci soffuse, pavimento antico, sedie che ballano) più una varietà di oggetti (pianoforte, specchi, una credenza) quasi tutti ben inseriti tranne una statua kitsch e dorata della Venere.
Il pranzo si apre con un risotto giallo che prendo senza ossobuco: il piatto è piuttosto normale ma, di dimensioni non certo generose.
Va meglio con il secondo: pesce spada alla griglia servito con un abbondante contorno di fagiolini e lattuga.
Questo tipo di cottura, secondo me, si sente eccome e rende il piatto più gustoso.
Gli altri secondi di carne spaziano da un filetto argentino, a un angus americano per arrivare fino alla classica cotoletta alla milanese.
Ci sarebbe anche l’interessantissimo bollito ma non è ancora stagione.
Una lavagna recita “dolci home made”: afferro il concetto e ordino una buonissima cheesecake con mirtilli.
Il pranzo, quindi, è stato un crescendo e si chiuso davvero bene.
Quanto al servizio è stato svolto da un giovane volenteroso che ci chiedeva spesso (forse anche eccessivamente) se era andato tutto bene.
Costui mi ha anche divertito perché all’inizio, quando ci portava le portate, voleva correttamente servire prima le signore.
Dopo aver fatto su e giù diverse volte (erano solo in due camerieri) ha lasciato perdere questo formalismo ed ha badato alla sostanza.
Conto buono di circa 40 euro: non so essere più preciso perché, tra di noi, alcuni hanno preso tre piatti, altri due e mia nipote uno solo.
Da tornarci!
Location: 7
Menù: 7,5
Servizio: 7
Conto: 7,5






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